Il Rosso l’artista che ci riporta bambini

Nel cammino si assaporano incontri speciali che ti ricaricano e ti danno forza, oggi abbiamo intervistato per Mestieri e tradizioni sul lago:
il Rosso di Zone: Luigi Zatti un’artista, ma sopratutto una persona umile e di una umanità eccezionale.

Per chi non lo conosce è l’artista che ha creato il Bosco degli gnomi poco sopra Zone.
L’artista contadino come scherzosamente si autodefinisce è un uomo che ha coltivato la passione di intagliare il legno e le rocce.

Ha girato il Mondo e ora il Mondo viene da lui per ammirare le sue opere. La sua umanità e la saggezza della vita nella sua semplicità fanno di lui un uomo speciale. Il suo laboratorio è in una cascina che si chiama “LA PURA” un nome celtico che significa “La selva”.
Arrivano persone da tutto il Mondo: bambini, famiglie poeti e artisti per conoscerlo, la sua casa è sempre aperta per un caffè e due chiacchiere.


A Luigi diciamo semplicemente grazie e per chi non lo conosce avremo qualche sua opera a Mestieri e tradizioni sul lago il 29/30/31 maggio a Marone

Mostra fotografica Monte Guglielmo

Presente a Mestieri e tradizioni sul lago una magnifica Mostra fotografica sul Monte Guglielmo con alcuni scatti donati da Alessandro Bazzana

Per chi non conoscesse Alessandro dicono di lui: “Mille volte sul monte Guglielmo. Alessandro “Adu” Bazzana, 31enne di Zone, ha raggiunto il traguardo il giorno di San Valentino. Ora è entrato dunque a far parte del ristretto gruppo dei «lupi del Gölem», che riunisce gli escursionisti più affezionati a questa montagna che si affaccia sul Sebino. Alessandro ha scoperto la passione per la montagna soltanto negli ultimi anni, ma ora compie gite quasi tutti i giorni e la meta preferita è ovviamente il Gölem. Oltre che gli sci d’alpinismo o lo snowboard, il giovane bresciano ha iniziato a portare con sè la macchina fotografica, documentando con le sue fotografie gli angoli più belli del monte Guglielmo.”

Vi lasciamo alcuni scatti del Monte Guglielmo e del nostro lago d’Iseo

La leggenda del soffione

Già il suo nome è tutto un programma: il tarassaco, conosciuto anche come dente di leone, dente di cane, soffione, cicoria selvatica, cicoria asinina, grugno di porco, ingrassaporci, insalata di porci, pisciacane, lappa, missinina o piscialletto, deriva dal greco  “tarakè” che significa “scompiglio, turbamento” e da “akos” che significa “rimedio”, nome che gli fu dato dagli Apotecari alla fine del Medioevo a causa delle sue proprietà medicamentose.

I vari nomi derivano dalle usanze popolari come ad esempio dente di leone che si riferisce alla forma dentellata delle foglie, oppure soffione perché la sua infruttescenza crea palle di semi leggeri che tutti i bambini, e non solo, amano soffiare via leggeri come fossero bolle di sapone di Madre Natura, mentre il nome piscialletto è dovuto alle sue sorprendenti doti diuretiche. tarassaco

Molti ne parlano nei loro scritti, e particolarmente bella e dedicata alla sua grande resistenza, è la poesia che si può leggere nel libro “Le Fate dei Fiori – Il Libro delle Bambine” di Cecily Mary Barker (che consiglio vivamente a tutti coloro che amano la natura e il mondo nascosto delle fate e dei fiori):

“Guardate le mie foglie dentellate, soffiate le lancette del soffione guardate, fra le siepi, le mie ondate, guardate il prato, il sentiero, guardatemi in giardino, allegro e fiero! Raccoglietemi pure: io cresco ancora, senza chieder permesso né scusarmi, che fate con le vostre zappe, allora? Non riuscirete mai ad estirparmi!
Nessuno mi può fare impressione, perché io sono il Dente di Leone!”

In Francia per indicare che una persona è morta si usa la frase “voir croitre le Pissenlit par la racine” che letteralmente significa “vedere crescere di radice di tarassaco” La leggenda di questi fiori li vede protagonisti di storie di sogni e desideri, i giovani innamorati usavano questa pianta per donargli le loro speranze ed i loro amori e soffiando via decisi i semi (acheni) al vento, si immagina che essi possano avverarsi.  deciso lasciavano andare il pappo e, se tutti gli acheni volavano via, i loro sogni si sarebbero realizzati tanto più in fretta quanto più lontano volava via il seme.

fiore

Nel medioevo le fattucchiere usavano l’olio estratto dal tarassaco per cospargersi il corpo in modo da farsi accettare dalla popolazione e per vedere realizzati i propri desideri.
Poi c’è anche una leggenda che arriva della terre irlandesi che narra come un tempo gli gnomi, gli elfi e le fate corressero liberamente nei prati e boschi ancora incontaminati; fino a quando l’uomo non intervenì con la sua mania di distruggere sempre tutto. Così queste magiche creature dovettero cercare rifugio fra le rocce o nel folto dei boschi, però le fate possedevano abiti troppo appariscenti per riuscire a nascondersi, così spesso venivano calpestate dagli uomini, e fu per questo che si trasformarono in fiori gialli e robusti, che se anche vengono calpestati hanno la capacità di tornare eretti, e si narra che la sua tenace sopravvivenza sia proprio dovuta alla presenza magica delle fate nella corolla del fiore.
Se incontrate questi fiori all’apice della loro fioritura non ignorateli, soffiateli via, divertitevi con loro, i suoi semi viaggeranno lontani e se riuscirete a soffiare via tutti i semi in un colpo solo vi aspetterà un anno ricco di sorprese e magari anche un po’ magico!

Valeria Bonora

Fonte dal sito http://www.eticamente.net/41124/la-leggenda-del-soffione.html

Caccia ai luoghi di Marone

Partecipate alla “Caccia ai luoghi”

scatta il tuo selfie e vinci!

Il nostro staff di Mestieri e tradizioni scatterà un po’ di fotografie in luoghi conosciuti e altri nascosti di Marone, chiediamo a chi vuole partecipare di trovare i luoghi e poi scattarsi un selfie nel luogo, pubblicandolo sulla pagina di Facebook “Mestieri e tradizioni

Chi troverà e scatterà il maggior numero di selfie vincerà:

Salame nostrano + Olio d’oliva
Buono “Borgo Cornici”
Buono “Lavastir”

 

Partecipate e fate passaparola conosciamo e facciamo conoscere il nostro paese!

Letture in valigia di Kamishibai

Il “teatro ambulante” come tramandare le storie ai più piccoli.
Anche la Biblioteca di Marone sarà presente alla manifestazione “Mestieri e tradizioni”

Sabato 29 Ore 17-18.30
BIBLIOTECA APERTA con

“Racconti in Valigia”

letture per bambini di Kamishibai Vi lasciamo un interessante video che spiega chi è il fondatore della tecnica di Kamishibai…

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=jyZcWUdmfaw?rel=0]

Visite guidate alle Chiese di Vello

Per chi fosse appassionato d’arte vi ricordiamo le visite guidate alle due Chiese di Vello con Roberto Predali domenica 31 maggio 2015. Ritrovo ore 8.45 a Vello.
Numero massimo 20 persone
Per iscrizioni mandate una email a mestierietradizioni@gmail.com

Vello – Chiesa San Eufemia

Sulla Litoranea per Pisogne a pochi chilometri dal centro di Marone si trova la pittoresca fraz. Vello. Si tratta di un piccolissimo borgo con caratteristico porticciolo. La chiesa S. Eufemia è la Parrocchiale di Vello. Sulla facciata barocca il bel portale in pietra di Sarnico. All’interno si trova una tela del 1600 che raffigura la “Madonna con Bambino e due Angeli con i Santi Eufemia e Francesco d’Assisi”. Particolarmente interessante è la Chiesa del cimitero di Vello (XV sec.). La piccola chiesa presenta notevoli affreschi sulla semplice facciata a capanna. Vi aspettiamo!

Spongada

Avete preparato la spongada?
Si tratta di un dolce locale originario della Valle Camonica. Altro non è che una focaccia soffice e zuccherina. Il procedimento è lungo, ma il risultato è ottimo!

Ingredienti

1 kg di farina (500 g di manitoba – 500 g di “00”)
100 g di lievito di birra fresco (in panetti)
8 tuorli d’uovo
300 g di zucchero
200 g di burro
2 cucchiaini di sale fino
350 ml di latte
Visita la ricetta completa:
http://www.nonsonounapasticciera.it/ricetta/spongada/

Leonardo da Vinci

MOSTRA SU LEONARDO DA VINCI ad opera del signor Sandro Albini. Un interessante teoria sullo sfondo della Gioconda e della Sant’Anna, che secondo un lungo lavoro di ricerca potrebbe essere proprio il lago d’Iseo. DUE INCONTRI rivolti uno alle SCUOLE e uno al PUBBLICO ADULTO e una magnifica MOSTRA su diverse opere di Leonardo e altri artisti.

MOSTRA SEMPRE APERTA
VENERDI 29 / SABATO 30 / DOMENICA 31 maggio presso Sala Ex cittadini

VENERDI 29 MAGGIO
Ore 14.15 presso Sala Ex cittadini
Conferenza con il signor Albini con le scuole medie di Marone

DOMENICA 31 MAGGIO
Ore 15 presso sala Ex cittadini
Conferenza con il signor Albini aperta al pubblico

Il gioco della Morra

Domenica 31 maggio 2015

Dal pomeriggio ore 14.00 sono aperte le iscrizioni ( effettuate al momento).

Dalle 15.30 dopo aver sorteggiato i gironi (2 o 4 a seconda delle coppie iscritte) inizieranno le sfide che porteranno alle 4 coppie semifinaliste.

A tutte le coppie iscritte viene regalata una bottiglietta di grappa e alle coppie finaliste ( 1°-2°-3°-4° posto ) un cesto con prodotti locali